Foto in volo:

Anche chi non ha mai volato in aliante sa, o perlomeno può immaginare, il silenzio che avvolge il pilota durante il volo.
Nel mio caso, in qualità di Passeggero Specializzato, questo silenzio può essere disturbato soltanto dal “click” dell’ otturatore della mia macchina fotografica.
Durante tutti i miei voli in aliante, e dovrei precisare in aliante storico, mi sono sempre dilettato a scattare foto, non soltantanto del paesaggio, ma soprattutto di altri alianti in volo nella stessa termica in cui io stavo volando.
Penso sia una delle condizioni più difficile per scattare foto, considerando che sia il fotografo, il sottoscritto, che il soggetto che voglio fotografare, sono in movimento.
Non c’è molto tempo per decidere il diaframma, la distanza dal soggetto. Qualcuno suggerirebbe di fotografare in automatico, ma credetemi i risultati non sarebbero gli stessi.
Dimenticavo di citare un terzo incomodo, e cioè la luce che influisce sulla scelta del diaframma.
I più bei voli in aliante si fanno non quando il cielo è completamente terso, ma soprattutto quando ci sono i cumuli che procurano forti ascendenze.
Ciò significa che si passa dalla piena luce del sole all’ombra di un bel cumulo, ergo la luce può subire un brusco cambiamento.
Spero di aver abbastanza sottolineato le difficolta delle riprese fotografiche in volo e per quanto mi riguarda l’unica soluzione che ho trovato è quella di scattare molte foto, sperando che nella quantità ce ne sia qualcuna buona.
Non chiedetemi quanti scatti ho fatto per ottenere le foto che vi sto mostrando.
La risposta sarebbe. “Tante!”

SZD12A

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